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POLITICA E INQUINAMENTO
“CARO VELTRONI , LASCI CIRCOLARE
LE NOSTRE 500 BIPARTISAN”
La giunta capitolina ha esteso i blocchi per le auto non catalitiche:
compresa la celebre utilitaria. Ma nel Palazzo sono in molti ad
averne una, e a mobilitarsi.
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Dopo tre mesi di tira e molla, la
giunta Veltroni è riuscita a far passare la delibera che
vieta l’accesso a tutte le auto non catalitiche all’interno
del passante ferroviario romano. Non soltanto nel centro storico
quindi, ma in gran parte della capitale, da ora in poi non potranno
più accedere le vecchie auto che non possono montare la
marmitta catalitica e nemmeno essere convertite all’utilizzo
del gas. Tra le vittime sono rientrate le storiche Fiat 500 che
hanno tra i loro estimatori numerosi attori e politici. E proprio
da questi ultimi, che grazie al vecchio modello riuscivano a incuriosire
fotografi e giornalisti e a ottenere un po’ di visibilità
in più,sono arrivate le più vibranti proteste tanto
che si parla di una sospensione del Divieto almeno per il fine
settimana quando, guarda caso, questi vecchi mezzi vengono utilizzati
più per lo struscio che per reali improrogabili necessità.
Ma chi sono i possessori di amatissime Fiat 500nel Palazzo? Da
una verifica delle denuncia dei redditi, si tratta del più
classico dei partiti trasversali che va dall’ex presidente
del Senato Nicola Mancino (ne possiede una bianca del 1968) al
capogruppo di An alla Camera Ignazio LA Russa (1974),che la usa
soprattutto a Milano ma ogni tanto fa un giro anche per le vie
di Roma. E poi il ministro per gli Italiani all’estero Mirko
Tremaglia (modello del 1972) il sottosegretario all’Economia
Mario Baldassarri (1967), i deputati Giuliano Pisapia (Prc, 1969),
Antonio Cabras (Ds, 1972), Piergiorgio Massida ( Fi, 1968), ed
Eugenio Riccio (An,1969). Tra i Senatori Alberto Maritati (Margherita,
1974), Renzo Gubert (Cdu, 1969) Massimo Brutti (Ds, 1966),Denis
Verdini(1971)e Alberto Zorzoli (1968) di Forza Italia. Riuscirà
il partito delle 500° ottenere da Veltroni, anche lui fedele
al fascino de retrò,il permesso per lo truscio?
Antonio Calitri |